ste||arium

27.4.06

corteggiare le parole

Per ora mi è solo venuto in mente il titolo mentre tornavo a casa in tram. Viviamo semisott'acqua in un'immensa laguna di parole; ascoltate e ingurgitate rapidamente queste parole non ci dicono nulla (il colpo di fulmine non esiste quasi mai), ma è solo riuscendo a penetrare l'essenza di alcune di esse che potremo dare un senso a quello che scriviamo. Quindi il post dovrebbe parlare del fatto che chi scrive deve continuamente provarci con le parole.

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24.4.06

Punta Perotti vive

Il cemento è l'orizzonte, il ritmo musicale, la vita sociale: rito e puro calcolo; dentro a blocchi di cemento si perpetua la specie umana. Il cemento è vivo e ci rassicura sulla nostra importanza nel mondo; d'altra parte quando non ci siamo parla da solo, impazzisce, lancia urla di terrore. Un'avvolgente colata di cemento accoglie i cadaveri che la mafia vuole fare sparire; la centrale di Cernobyl è esplosa e noi potevamo tutti ammalarci di cancro radioattivo, ma da 20 anni migliaia di tonnellate di cemento si sacrificano sul reattore 4 per non far uscire l'uranio impazzito; quando Sicilia e Calabria saranno unite, sarà grazie al cemento, però Berlino fu divisa con il cemento. Ecco dove sta il potere, dove l'opportunità: chi ha compreso il cemento e ha saputo farne uso è sui libri di storia, non sempre da eroe.

17.4.06

canzoni-cappello

Sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del Sahara” (Saint-Exupéry). Il 21 maggio 2006 saranno otto anni che il Piccolo Principe mi è stato regalato; nella vita viene sempre il giorno in cui ti regalano il Piccolo Principe o il Gabbiano Jonathan o addirittura entrambi, ma non necessariamente nello stesso giorno. Visto che è una cosa piacevolemente inevitabile, un po’ come la prima volta, sono contento che a regalarmelo sia stata Giulia e non invece *___*. L’altra cosa che mi rende contento è che da qualche settimana avevo ricominciato a pensare al PP rendendomi conto di aver dimenticato il contenuto, anzi forse nemmeno l’avevo letto; però il pensiero era positivo, il PP era una presenza misteriosa e un po’ sabbiosa che vagava tra le macchie della retina al buio subito dopo aver spento la luce; e... ieri sera l’ho visto! Un’apparizione nella libreria di fianco al pianoforte, lo apro, lo leggo, intanto vedo a pagina 30 il segnalibro: una cartolina di Daniela da Berlino, datata luglio 1999. Sulla cartolina c’è stampato Berlino, ma nessuna foto di muri o platz: c’è un gregge di pecore… “Mi disegni, per favore, una pecora?”. La mia pecora per il PP forse l’ho già disegnata, è in una delle mie canzoni-cappello. A me piacciono queste canzoni, se ci scavo dentro trovo acqua e petrolio, mentre questo sitoweb è solo un aspetto di superficie (sabbiosa) di quello che ho in mente. Teniamo tutti delle sensazioni da spiegare, pena il dolore fisico, io me le spiego nelle canzoni-cappello. Come vorrei ci fosse il PP ad ascoltarle in questo momento…

12.4.06

il tuo deserto finisce dove comincia il mio

Siebel_boy è una nave nel mare, è un cespuglio che cresce in mezzo al deserto del mare d’Aral. Siebel_boy per “mare” non intende la distesa d’acqua salata contenuta tra le sponde della terra ferma, ma il nome geografico che ne racconta l’essenza. Ora dentro a quel mare c’è il deserto. Ma il deserto come distesa di sabbia e pietre è contenuto dentro ogni mare. Non direbbe mai, neanche sotto tortura, che se un mare si asciuga allora non c’è più il mare e al suo posto c’è il deserto; il mare è quel deserto, e viceversa. Siebel_boy al buio si sente come un cespuglio in un deserto sterile, o come una nave in un mare vuoto; non ci sono porti, non ci sono oasi, solo un mare deserto del tutto indifferente da solcare. Siebel_boy è sempre contento quando torna limpido e può vedere intorno a sé gli altri cespugli del deserto, o le altre navi nel mare. Perchè Siebel_boy odia stare a mollo in acqua gelata o cuocersi i piedi sui granelli caldi caldi? Perchè fermi si muore prima. E perchè è importantissimo che nell'orizzonte di Siebel_boy ci sia sempre un segno di vita verso cui lanciare un'occhiata? Perchè è solo vedendo l'Altro vivere che Siebel_boy può dare un grammo di senso alla sua esistenza. Ah sì?

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6.4.06

L'umiltà è sempre in fondo a destra.

4.4.06

esto blog descapotable y guapisimo

Ogni messaggio che infilo in questo mio spazietto equivale a un invito personale. Oh my brother, sei personalmente invitato alla festa di compleanno che organizzavo alle medie. Ai miei compleanni ci venivano tanti miei amici, anche se molti di questi li dovevo pregare. Fare la festa di compleanno però era inevitabile, avendo una casa in campagna con un giardino, un cane fotogenico e una mamma che vive per farmi le torte. Allo stesso modo oggi, che per me è un’altra epoca, non smetto certo di celebrare i miei compleanni, anzi lo faccio tre o quattro volte a settimana. Del resto ho una casa nuova (Internet) con linkato un bel giardino (le foto). E i regali? Ogni tanto qualcuno me ne arriva. Sennò che scriverei a fare?