ste||arium

31.12.07

il 2007 in valigia

viaggio antico
A differenza di altri anni, nel 2007 ho viaggiato pochissimo. Però, a pensarci, è come se avessi percorso migliaia di chilometri in giro per il globo: Africa, Aral, Argentina, Australia, etc… Questo è stato possibile grazie ad alcune straordinarie persone (nel senso di “fuori dall’ordinario”) che ho incontrato sulla strada di tutti i giorni. Ma è stato anche merito della bellissima musica e dei colori a cui queste persone sono indissolubilmente legate.

Siccome è tempo di liste, eccoli qui i miei eroi del 2007
(non faccio nomi e cognomi, se non musicali e cromatici):

Yann Tiersen, Calexico, Cali, rosso, Micah P. Hinson, arancio-celeste, Arcade Fire, Michael Nyman, giallo, Miossec, An Pierlé, Antony and The Johnsons, giallo-bordeaux, The Cure, Maver Quartet, Cccp, Vetiver, Tenedle, arancio, The National, Ezio Bosso, blu, Improved Sound Limited, Band of Horses, Stravinskij, Mina, Beirut, Alice Nine, verde-bianco, Eric Satie, Alessandra Celletti, The Bad Plus, Amiina, marrone-nero, Daft Punk, Explosions in the Sky, Paolo Conte, Prokofiev, Elliott Smith, Franco Battiato, Editors, viola, Rino Gaetano, Bright Eyes, Johnny Cash, Offlaga Disco Pax, Radiohead, Interpol, Fabrizio De Andrè, Keren Ann, Arno…

Ogni singolo artista, ogni gruppo è un grazie a chi ha saputo regalarmi un’emozione portandomi in viaggio, anche solo per il tempo di una canzone. Ogni colore invece è un grazie a chi mi ha fatto sognare.

BUON ANNO

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19.12.07

slegàmi

percorsi
Però, bella invenzione questi lacci!
Mai le scarpe furono così salde attorno ai miei piedi!
Roba da non credere!
E poi li usi per un sacco di cose…

C’è chi si fa legare per far sesso (bondage), chi per buttarsi giù da un ponte (bungee jumping); forti emozioni. Così come i film d’azione c'incollano al divano, pieni d’ancore di salvataggio a cui il protagonista s'aggrappa. Penso all’eroe internettiano, continuamente in bilico, sempre appeso a un link. O all’astronauta ch’effettua una riparazione all’esterno di uno Shuttle in orbita: una “cordicella” lo tiene attaccato all’unità, se si strappasse comincerebbe a vagare nello spazio
per i secoli dei secoli.

C’è chi si lega al polso di qualcuno perchè si sente come
un palloncino gonfio d’elio; terrore di perdersi da soli.
C’è chi si lega a un’idea di se stesso e non la cambia più;
sarebbe insopportabile scoprirsi un giorno diversi.

Mi viene la tentazione d'aggrapparmi al primo (laccio) che capita.
Di fronte a tanta disponibilità d'appigli sento proprio di averne bisogno.
E poi hanno un aspetto così rassicurante.



Toh. Un laccio abbandonato sul marciapiede. L’ho calpestato poco fa.
Lo guardavo nella sua solitudine. Che inutilità!

Folle idea: porterò scarpe senza lacci!
Le perderò per strada! Sicuro!
Ma c’è un’eventualità che mi fa più paura: quella che un giorno,
per la solita insicurezza, finisca col legare le scarpe talmente bene
da non potermele mai più togliere.

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