ste||arium

31.3.08

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Soltanto per dirvi che è tutto a post.

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il colore? un punto di vista
Saluti da Torino

Pietro


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13.3.08

la paura è un buco profondo 80 metri

linea di luce
A sei anni la mia passione più intensa era per gli impianti elettrici: giocavo tutto il giorno con cavi e spine maschio/femmina avanzati nella costruzione della casa. Montavo finti circuiti con fili di ogni colore, andavo in estasi. Le prese della corrente, quelle vere, mica le toccavo. Mica son scemo. Me l'han detto centinaia di volte di non farlo. Veramente mi credono così scemo? Stufo di giocare, camminavo per ore solitario nei campi, nelle vigne smisurate intorno a casa mia. Il più del tempo sognavo. In testa però mi ronzava la solita raccomandazione: stai attento ai pozzi. Ecco, questa proprio non mi va giù. Lo vedo che c'è il pozzo, si vede da lontano! Ma allora mi prendi per scemo per davvero!

Sarebbe ingeneroso bollare i miei genitori come troppo apprensivi. Eppure l’ho pensato fino all’altro giorno, fino a quando non ho ascoltato una canzone dei Baustelle che racconta la tragica fine di Alfredo Rampi. Aveva sei anni, cadde in un buco largo 30 cm e profondo 80 metri nelle campagne di Frascati. Non morì subito, se ne accorsero presto, era lucido e chiedeva aiuto. Per tre giorni i soccorritori le provarono tutte, l'Italia intera rimase con il fiato sospeso davanti alla tv per seguire in diretta le operazioni. Alfredo morì incastrato nelle viscere del pozzo il 13 giugno 1981. Esattamente un mese prima, il 13 maggio 1981, Papa Wojtyla scampò per miracolo alle pistolettate di Alì Agca.

Fino all'altro giorno, riguardo ai miei, non avevo capito un cosa:
che la loro felicità per avermi (miracolosamente) avuto è tanto forte
quanto il loro terrore di potermi (tragicamente) perdere.

Ciao Alfredino. Io sono Pietro e sono nato il 21 maggio 1981.

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