S.U.T.
Tre anni fa scrissi una canzoncina triste sulla mia vita di Studente Universitario Torinese. Riposta nel cassetto musicale a far compagnia ad altre canzoncine, l'avevo quasi dimenticata. Poi, una foto scattata domenica scorsa l'ha resa di nuovo viva e attuale.
Ecco una parte del testo:
Il morse di un clacson
Traduce insulti
Un esilarante cane bianco
È ormeggiato al suo padrone guinzaglio
Nell’evenienza della sera
Il sole scende come miele
Su piazza Castello
Cammino verso le mie
Fotocopie pirata
Cammino e sono mie
Quattro foglie di vita ingiallita
5 Comments:
Ricordo quel pezzo.. Erano anni che abbiamo SORBito con strane allucinazioni, poste sul lampadario di un salotto pronto ancora ad accoglierci, oggi forse più di ieri.
E non è un caso che l'oggi sia funestato da una molesta voglia di confrontarsi sui grandi temi che l'umanità si pone: come resistere un ad un bacio galeotto? E come farlo rimanere una splendida realtà, invece che una sorta di preludio alla fine?
non ti offendere ma allora hai molto in comune con toto cutugno
Io sono S.U.M. (Milanese) ma il succo penso sia quello per ogni studente
anelo ad una voce
Keep walking Pietro!
Marco
Posta un commento
<< Home