ste||arium

3.11.06

S.U.T.

ombra

Tre anni fa scrissi una canzoncina triste sulla mia vita di Studente Universitario Torinese. Riposta nel cassetto musicale a far compagnia ad altre canzoncine, l'avevo quasi dimenticata. Poi, una foto scattata domenica scorsa l'ha resa di nuovo viva e attuale.
Ecco una parte del testo:

Il morse di un clacson
Traduce insulti
Un esilarante cane bianco
È ormeggiato al suo padrone guinzaglio
Nell’evenienza della sera
Il sole scende come miele
Su piazza Castello

Cammino verso le mie
Fotocopie pirata
Cammino e sono mie
Quattro foglie di vita ingiallita

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5 Comments:

At 11/04/2006 02:07:00 AM, Blogger fRa_gAv said...

Ricordo quel pezzo.. Erano anni che abbiamo SORBito con strane allucinazioni, poste sul lampadario di un salotto pronto ancora ad accoglierci, oggi forse più di ieri.

E non è un caso che l'oggi sia funestato da una molesta voglia di confrontarsi sui grandi temi che l'umanità si pone: come resistere un ad un bacio galeotto? E come farlo rimanere una splendida realtà, invece che una sorta di preludio alla fine?

 
At 11/04/2006 11:48:00 AM, Blogger andrea said...

non ti offendere ma allora hai molto in comune con toto cutugno

 
At 11/06/2006 12:31:00 PM, Blogger Luna said...

Io sono S.U.M. (Milanese) ma il succo penso sia quello per ogni studente

 
At 11/06/2006 10:28:00 PM, Anonymous Anonimo said...

anelo ad una voce

 
At 11/09/2006 02:13:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Keep walking Pietro!
Marco

 

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