liegi canaglia
La nostalgia per un posto lasciato amato cova sotta la cenere di un falò in apparenza spento. A Torino bastano due giorni di quella pioggia belga e un semplice gesto per ridestarla: ripiegare l'orlo dei jeans perchè non tirino su l'acqua dalle pozze di via Rossini. Ora brucia.
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6 Comments:
Pietro come non potevo aggiungerti ai miei link, leggendo post come questi, la tua non è ufficialmente poesia come dici, ma l'accostamento di immagini e testi è sempre piacevolissimo. Ho anche scoperto da poco la tua musica e devo dire che non è male...Tu cosa suoni? Mi fa piacere che ti sia piaciuta l'ultima poesia. Al commento scorso però non hai risposto: Ti piace la poesia in prosa?
Nostalgia...
In Mulholland Dr. suonerebbe "Silencio".
caro quanto fastidio nelle orecchie per quel leggero insistito ticchettio che sbatteva contro i vetri delle finestre
ti ricordi?
era così dolce
noi, rinchiusi in una casa che cadeva a pezzi, e fuori, fuori la peste
anonimo (poeta degli abissi): grazie per queste belle (e per niente meritate) parole! suono il piano e le tastiere, adoro la poesia in prosa, comprese tutte le volte che ella, timida, si accosta alla musica...
fra: trovi che la foto scattata dal sexy scrittore valerio alla mie vecchie finte bikkemberg sia linciana?
valè: ti perdono la struggente omosessualità del commento solo per la foto di cui sopra ;-P
adoro come scrive ciò che scrivi, credo di avertelo già detto, ma ribadisco
grazie luna, mi rendi davvero felice!
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