ste||arium

29.3.06

ono ma topeico


Ho guidato per un’ora con un cartone di birre vuote nel portabagagli. Tin,ti-tin, tiri-titin. Con il loro suono allegro e infantile le disoccupate bottiglie di Beck’s mi sembravano quelle teenager pettegole che ormai vedi solo più nelle repliche di ora-pro-nobis Happy Days. Alla festa mi ero divertito, me ne stavo tornando a casa soddisfatto. Però dopo cinque sei tin,ti-tin, tiri-titin consecutivi i pensieri distesi cominciano a scomparire. Alla prima raccolta differenziata vi scarico, le minacciavo tra me e me. Loro non capivano e ignare: tin, ti-tin, tiri-titin. Dopo qualche chilometro di quel suono sapevo già molto; dunque loro erano il pubblico di una sit-com americana, di quelle con gli applausi in scatola. Stavano ridendo le stupide. Ma chi era il regista di tutto? Ma certo, ero io. Allora, se scalo la marcia prima della rotonda, un passaggio da terza a seconda, cosa otterrò? Tin, ti-tin, tiri-titin! Bene, stanno al gioco. Voglio sorprenderle, mi fermo secco alla rotonda: tin, ti-tin, tiri-titin, titititi-tin-tin-tiritin. Gli impulsi che davo alla mia macchina equivalevano un po’ al ritmo dei dialoghi di queste sit-com, le bottiglie erano la risposta alle sollecitazioni. Passaggio da prima a seconda, battutina per rompere il ghiaccio (tin-ti-tin); curva secca a destra, allusione o doppio senso (slaafff tin-tin-tiritin); scalo da quarta a terza, affermazione buffa (tin-tin-ti-tin); frenata, mega freddura che chiude il dialogo (titititi-tin-tin-tiritin). Cazzo fa quel pazzo che inchioda in mezzo al rettilineo? Scusate, ma Bob aveva appena appeso il suo cappotto alla suocera che evidentemente NON era l’attaccapanni (tin, ti-tin, tiri-titin, titititi-tin-tin-tiritin). Pochi chilometri dopo non ero più il regista, bensì l’ostaggio delle mie bottiglie di birra vuote. I cassonetti passavano e non ce la facevo scaricarle. Dovevo farle fuori a tutti i costi, sennò mi avrebbero obbligato a farle ridere ancora, ancora e ancora in tutti i modi possibili. Sono situazioni spiacevoli, però capitano… Arrivi in un posto, pensi di capire tutto ciò che succede intorno a te, ti comporti da re del circo e poi finisci stritolato dall’ingranaggio che tu stesso hai messo in moto. Tin, ti-tin, tiri-titin. Bastaaa, il bimbo vuole scendere. Rincaso e mio padre, che un po’ mi conosce e (forse) aveva capito tutto, apre il baule e senza dire niente toglie di mezzo quelle carogne. Alla fine, se ti salvi, è sempre per l’aiuto di qualcuno.

1 Comments:

At 3/31/2006 06:30:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Hai un gran bel dono
:D

CIN CIN!
upload.wikimedia.org/wikipedia/en/5/51/Simpsons_the_homer_wo_hoo_duff_beer.png

e buon w-e
www.cazzateonline.com/foto-pazze-animali/cane-birra.shtml

 

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