il nero della dimenticanza
Oggi vi racconterò del nero della dimenticanza, un omone barbuto che tiene enormi braccia conserte come Mastro Lindo, ha il ghigno del burattinaio di Collodi e il pauroso incedere dell'orco. Il mestiere del nero della dimenticanza è sottrarci i sogni e le esperienze che lasciamo incustoditi. Proprio come l'uomo nero che si prendeva i bimbi delle mamme distratte.
Tutto ciò che dimentichiamo, un tramonto rosso, un sogno verde, un secondo di coscienza, va a finire dritto nelle braccia del nero della dimenticanza. Imprigionati nella stretta fredda e scura dei suoi bicipiti, i nostri ricordi patiscono la solitudine e quasi mai riescono a fuggire. Il nero della dimenticanza è uno che esegue e basta, se lo interroghi ti risponde allargando le braccia enormi: "è il mio lavoro, carino, che ci vuoi fare". Odioso (ora capite? La gioia che proviamo per certi ricordi riaffiorati è la stessa della mamma che ritrova il proprio bimbo smarrito).
Però capita che tante volte, certe cose le lasciamo incustodite apposta e speriamo che il nero della dimenticanza venga a portarsele via. Così il nero della dimenticanza arriva e pulisce tutto, come il bagnino che rastrella la spiaggia a fine giornata, togliendo l'immondizia e livellando la sabbia. Non sempre vogliamo bene ai nostri ricordi.
Etichette: il nero della dimenticanza, ricordi
16 Comments:
Questo post mi è piaciuto tantissimo! Grazie Pietro! Guai non volere bene ai propri ricordi, al proprio passato, è parte di noi, è viscerale... anche se doloroso, può ancora aiutarci a crescere e a vivere.
Lo conosco anche io, a volte è donna, a volte uomo..
Qualcuno la chiama "Rimozione", altri "Diniego", ma il suo compito quello rimane.
E con l 'incedere del tempo, diventa sempre più parassita.
Simbiotico amico-nemico.
cucchi
Lo combatto con tutte le mie forze.
A volte, perdo. Purtroppo.
La cosa meravigliosa è che nel nero basta un raggio di sole per fare in modo che i ricordi riprendano vita...per cui in fondo in quel nero basta accendere un lume
è proprio vero, non sempre vogliamo bene hai nostri ricordi ... coplimenti per il post, davvero molto bello ... ciao andrea
E' inesorabilmente impossibile da fermare... magari lo possiamo contrastare, ma non fermare
E' importante tener duro...ed andare avanti...noooooooooooooooooo
ti aspetto ho news di gigi d'alessioooooo
Oggi vuoi farmi piangere anche te..
Io non lo combatto...
Io lo desidero..
Il nero della dimenticanza..
Che rastrelli tutto il dolore e
che mi faccia ancora amare..
Ciao Pietro..
Piccola Giulia tornata a casa
Gran bel post caro Pietro, mi ha emozionato...davvero. Ti abbraccio!
è il secondo "personaggio" che crei che mi affascina...
Bravo Pietro!
Il nero della dimenticanza...bello davvero.
Andrea
Lo odio quel tipo, quando mi colpisce guardando da un altra parte...e sono colpi che neppure posso sentire, perchè si porta via anche quelli...rubandoti qualcosa...qualcosa che non sei più certo di aver posseduto...
Ancora peggio forse...è quando invece ti accorgi...che ha colpito gli altri...
Per fortuna qualche volta, la dama bianca della ricordanza, corre in nostro aiuto
grazie a tutti per i vostri commenti belli e generosi... sto consumando i giorni a preparare l'ultimo esame (domani se dio vuole) e ho poco tempo per scrivere. anzi, non ne ho manco voglia. meno male che ci siete voi a tirarmi su il morale! a presto :)
esulto ho ritrovato il mio bambino
mitico post...complimenti...come vedi sono tornata a leggerlo...
Pietruccio, fatto l'esame?!
Tutto ok?! Ma si, dai..
L'importante è che
il nero della dimenticanza
non ti abbia colto impreparato! ;-)
Volevo dirti che già da un po'
avevo un regalo per te..
Pensavo lo vedessi,
volevo farti una sorpresa..
Ma vabè, fa nulla..
Del resto è ancora da arricchire,
Piccola Giulia
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