guardare noi stessi
E' notte, un treno taglia perpendicolare la fredda campagna di febbraio. Seduto nello scomparto illuminato non ho da leggere e mi annoio. Vorrei guardare oltre il finestrino ma dentro c'è troppa luce e fuori troppa notte, così l'immagine che mi restituisce è solo il mio riflesso: caparbio e testardo il mio riflesso non si leva di mezzo ed esclude dal mio sguardo ipotetici paesaggi di terre, stelle e prati illuminati dalla luna. Mi avvicino fino a toccare col naso il vetro (che schifo!) e solo in quel momento riesco a vedere oltre. Però sono poi sicuro che quello che sto vedendo sia un oltre? E se magari stessi vedendo quello che ho dentro?
Etichette: interrogativi
7 Comments:
Guardare noi stessi è impossibile senza l'ausilio di uno specchio. Oppure è possibile, ma non possiamo che guardarci dall'alto verso il basso.
Mi piacerebbe guardarmi dentro senza per forza osservarmi su una superficie o vedermi a metà.
Sì, insomma, mi piacerebbe capirmi.
fose così facile vedersi dentro, oltre a riuscire a capire noi stessi capiremmo anche gli altri e.... sarebbe tutto più semplice, forse
secondo me per vedere dentro noi stessi non basta uno specchio... Quello che stavi vedendo era un te esteriore, puro aspetto e niente sostanza... La carnazza va cercata in profondità!
Anche le altre persone ci aiutano a vedere in noi stessi... e noi guardiamoci dentro, c'è del mistero, ma andiamo, senza paura. Ciao!
Lo specchio è sempre stato concepito
nella storia, nell'arte e nella letteratura,
come il "doppio" di noi stessi.
Ma è allo stesso tempo dotato di
una sua presenza misteriosamente
autonoma ed inquietante,
davanti alla quale ci sentiamo tutti,
indistintamente,"nudi" e disarmati.
Lo specchio è la nostra parte vera.
Allo specchio vedo ora una donna,
bella, sicura di sè, forte, intoccabile...
E mi accorgo che è così intoccabile
da non poter essere sfiorata
neppure da me stessa..
E' così che mi accorgo di essere
tremendamente uguale a quel riflesso
che trema nel vedersi donna.
Ciao Pietruccio..
Guardati dentro e...sorridi!
Piccola Giulia
l'immagine della troppa luce dentro e della troppa notte fuori è davvero bella...particolare...il vedere oltre non è sempre facile, anzi
volevo etichettare il post così: "gli interrogativi del tirreno". non l'ho fatto perchè sarebbe risultato troppo criptico.
del resto questa del guardarsi dentro è una pratica ancora ben misteriosa.
(per chi si ricorda, giobbe covatta a mai dire gol di qualche anno fa si inventò una geniale rassegna stampa che commentava attraverso i titoli dei giornali di oggi gli eventi di portata storica come la scoperta dell'america, la creazione della donna, etc.: il momento più bello era quando mostrava la prima pagina del tirreno, quotidiano toscano, che è celebre per i suoi titoli che pongono sempre interrogativi un pochetto idioti)
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