da starci secchi
Domani sarà la 16a Giornata Mondiale dell’Acqua e quelli di Tuttoscienze "festeggiano" l'evento con un articolo dal titolo: "Addio ai 10 megafiumi che dissetano il mondo". Se finora collegavamo il problema della carenza di risorse idriche all’Africa e a qualche altro luogo dimenticato da Dio (giusto un anno fa parlavo a modo mio dell’agonia del Mare d’Aral), oggi non possiamo più nasconderci:
la Grande Sete sta arrivando anche in Italia.
Nell’ultimo numero di Specchio, Stefano Ardito elenca in questo pezzo una lunga serie di dati preoccupanti: le nostre risorse idriche sono mal distribuite e per il 65% stanno al Nord contro il 20% del Sud, dove però si preleva il 96% di acqua disponibile contro il 78% del Nord. Inoltre regioni come Sicilia e Puglia stanno rapidamente inaridendo: la desertificazione interessa già il 5% del territorio nazionale ed è un fenomeno destinato a progredire.
Una cosa in particolare mi ha colpito: il vasto ricorso a prelievi di acqua dolce per produrre la neve artificiale sulle piste delle Alpi ha permesso di salvare la stagione sciistica in questo inverno caldo e secco, ma con enormi costi ambientali. Basti pensare che, secondo un rapporto del Wwf citato da Ardito, “per innevare i 23.800 ettari di piste dotate di cannoni occorrono dai 52 ai 95 milioni di litri d’acqua, pari al consumo annuo di un milione di italiani”. (Aggiornamento del 10 aprile. Pier Paolo Falcone ha scovato un errore nell'articolo citato: "Si parla di 95 milioni di litri, e NON di metri cubi. Poiché un metro cubo equivale a 1.000 litri, stiamo parlando di 95.000 metri cubi, che corrispondono al consumo annuo di mille italiani". Grazie per la segnalazione!)
Viviamo in un paese agricolo dove il 70% dell’acqua viene utilizzato per le colture intensive ed è altrettanto vero che consumiamo “solo” 920 metri cubi d’acqua pro capite all’anno (gli americani di metri cubi pro capite ne impiegano 2150 all’anno!), ma è pur sempre importante non dilapidare questa risorsa che in futuro sarà sempre più rara.
Nel nostro piccolo proviamo a responsabilizzarci come era accaduto un mese fa, in occasione di “M’illumino di meno”: basta con gli sprechi di acqua a casa nostra. Ho linkato da YouTube un video che mostra cosa noi (o il nostro gatto…) non dovremo più fare.
Un consiglio: se non l’avete ancora visto, guardate “Una scomoda verità”, il documentario di Al Gore sul problema del riscaldamento globale. Novanta minuti ben spesi.
Etichette: ambiente, risparmio energetico, risparmio idrico
12 Comments:
Un tema molto importante in vista del quale dovremmo tutti essere più sensibili.a volte non ci rendiamo conto di quanto le nostre inseparabili comodità possano costare al mondo intero.nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa.bella foto comunque.non mollare
Bravo Davide
(stai imparando ad usare un blog)
Pietro, buongiorno..
Concordo con te e Davide per quanto
riguarda l'importanza di questo tema
e la necessità di sensibilizzare
ad un corretto utilizzo
della preziosa risorsa idrica,
spesso poco apprezzata.
A questo proposito, infatti,
dal 22 marzo al 22 aprile,
AMREF, con la campagna
"spreco meno subito"
invita gli italiani a vivere
un mese acqua-sostenibile,
riducendo gli sprechi in Italia
e contribuendo ad un progetto
per portare acqua potabile e igiene
a più di 20mila bambini in Africa.
Quello che dovremmo capire
è che anche nel nostro piccolo
possiamo fare qualcosa per ridurre
anche se di poco, lo spreco di H2O.
Ad esempio, non tutti sanno che
per lavarci i denti o,
voi uomini, per farvi la barba
si consumano circa 30 litri di acqua!
L'invito non è quello
di non lavarsi più i denti!!
Ma magari utilizzare
il getto d’acqua solo due volte:
prima sullo spazzolino e poi per esempio
in un bicchiere d’acqua
per risciacquarci i denti.
Oppure, non tutti sanno che
per lavare la macchina
si consumano 100 litri di acqua!!
E si potrebbe usare il secchio
invece dell’acqua corrente:
si bagna, insapona e risciacqua,
sprecando meno acqua!!
Piccoli consigli per un grande motivo!
Ciao Pietruccio ;-)
Giulia (Piccola)
dovresti parlare con i miei coinquilini visto quello che consumano... io non so più in che lingua esprimermi ... forse dovrei iniziare ad usare i gesti...
Ho appena scritto un post ecologico che ti interesserà caro Pietro!
"L’agenzia SviPop (Popolazione e Sviluppo) del 19 marzo 2007 ha riferito di due veterane ambientaliste, l’americana Ann Bancroft e la norvegese Liv Andersen, che il 7 marzo sono partire per attraversare il Polo Nord onde dimostrare il ritiro dei ghiacci a causa dell’effetto serra.
Per tutto il tragitto sarebbero state in contatto con una rete di scuole in tutto il mondo.
Così, il dramma del riscaldamento globale sarebbe stato appreso in diretta da migliaia di studenti.
Tuttavia, l’eccezionale freddo che hanno incontrato le ha costrette a fare subito marcia indietro. Una ci ha rimesso alcune dita del piede per congelamento.
Anche la strumentazione è andata in tilt per via degli oltre cinquanta sotto zero. Va detto che le due sono veterane dei Poli, che hanno già attraversato.
Ma, questa volta, dopo cinque giorni hanno dovuto fare dietrofront. Eppure, al ritorno hanno dichiarato che anche in questo caso è colpa dell’effetto serra, che produce eventi climatici estremi. Insomma, se fa troppo caldo è il riscaldamento globale; se fa troppo freddo, pure.
Mah. Sembra un po’ il gioco delle tre carte, nel quale il banco vince sempre comunque si punti. Però, chi siamo noi per discutere quel che dicono gli ambientalisti professionisti?"
x cico..
chi siamo noi?
siamo quelli che ci rimetteranno la pelle se i 4 5 signori ambientalisti sotuttoio sbaglieranno, o, come credo, staranno zitti in virtù della logica del guadagno..
a chi cazzo interessa la vita della popolazione, il popolino stupidello e ignorante, quando ci sono in ballo affari miliardari??
esempi?
benzine- auto a idrogeno?
fabbriche inquinanti- filtri?autocertificazioni di non inquinamento??
e mi fermo qui.
Grazie Pietro per la segnalazione (anche se sono arrivata in ritardo). Bella la foto! A presto
>>davide: da un fotografo come te i complimenti sono sempre benvenuti. anch'io ti ho linkato, grazie a te per averlo fatto così presto!
>>brava giulia, sempre più nella parte della giornalista. vedo - pure sul tuo blog - che i temi ambientali cominciano a prenderti: la cosa mi fa piacere. dovresti scriverne sempre più spesso, magari cominciando a parlare di questo mese acqua-sostenibile, perchè a quanto leggo sei molto più informata di me :-)
>>andrea: sensibilizzare chi ci sta vicino è sempre più difficile che scrivere un post sugli sprechi da evitare. non per questo non bisogna provarci! (coi gesti? che tipo di gesti? gestacci!?)
>>paolo, scusa il ritardo, ora vengo "subito" a leggere il tuo post...
>>cico: il tuo intervento è perfetto e ti ringrazio. questa notizia fa sorridere per il modo fantozziano in cui le due poverine si sono imbattute nella sorte avversa. però... secondo me va detto che:
a) una gelata record non basta a testimoniare l'inesistenza del riscaldamento globale, nè dimostra il contrario. un evento, preso da solo, non conta nulla. ciò che conta è il raffronto di migliaia di dati sul lungo periodo, perchè il trend si evince solo da questo.
b) nel documentario di al gore viene mostrato un dato, che se fosse vero (io non ho motivo di dubitarne), dovrebbe essere preso in considerazione da tutti, addetti e non addetti ai lavori: secondo una ricerca fatta su 925 articoli relativi ai cambiamenti climatici pubblicati su riviste scientifiche (il 10% del totale) appare che il 100% degli scienziati sia convinto che il riscaldamento globale esista e sia causato dall'uomo, mentre analizzando gli articoli apparsi nella stampa popolare emerge che (nel 57% dei casi) esso o non esita o non sia causato dall'uomo.
>>romhero, tu parli da eroe romantico d'altri tempi. e hai ragione...
>>notedibordo: grazie a te per essere tornata!
ATTENZIONE! Nel pregevole articolo di Stefano Ardito c'è, purtroppo, qualche piccolo errore. Nel caso specifico dell'acqua usata per l'innevamento artificiale (a parte il fatto che non va persa, ma, come la neve naturale, quando si scioglie finisce nei corsi d'acqua), si parla di 95 milioni di litri, e NON di metri cubi. Poiché un metro cubo equivale a 1.000 litri, stiamo parlando di 95.000 metri cubi, che corrispondono al consumo annuo di mille italiani. Ricordo che la mia insegnante di quinta elementare (nel 1952) insisteva molto sulla necessità di usare unità di misura coerenti. Del resto, se si trattasse di 95 milioni di metri cubi, sarebbero sufficienti per innevare 100.000 chilometri (2 volte e mezza la circonferenza terrestre) di piste larghe sei metri ...
Pier Paolo
grazie pier paolo, ho provveduto a inserire la tua segnalazione dentro il post... con tutte queste cifre ed equivalenze non mi ci raccapezzo più. ma allora si sta sbagliando pure beppe grillo?
perchè anche lui ha scritto una cosa simile sull'internazionale dello scorso 25 gennaio.
In effetti, caro La rochelle, anche Beppe Grillo, nell'articolo che hai segnalato, presenta qualche "incongruenza", sia pure meno vistosa di quelle di Stefano Ardito:
- parla di un consumo, nel 2004, di 100 milioni di mc d'acqua, aggiungendo: "equivale al consumo d'acqua di una città di 1,5 milioni di abitanti ...". Devo presumere che si tratti, anche se non specificato, di consumo annuo: ne consegue un consumo pro capite di 67 mc/anno (100 milioni : 1,5 milioni), cioè l' 8% di quello segnalato da Ardito;
- subito dopo, Grillo specifica i dati per un ettaro di pista: 1000 mc, "pari al consumo annuale domestico di venti famiglie di quattro persone ...". Si tratta cioè di 80 persone, che consumano 12,5 mc pro capite (1000 : 80). Ma non erano 67 mc pro capite?
- d'altro canto, se con 1000 mc si inneva un ettaro, i 100 milioni di mc usati nel 2004 hanno innevato 100.000 ettari. Più avanti, però, si precisa che gli ettari innevati (sempre nel 2004) sono stati 24.000; a meno che siano stati innevati quattro volte ...
- questi 24.000 ettari coincidono (stranamente) con i 23.800 riportati da Ardito, per l'innevamento dei quali sarebbero bastati ... 95.000 mc di acqua!
Evidentemente qualcosa non quadra!
Al di là dei numeri, nell'articolo di Grillo c'è un elemento importantissimo, del tutto trascurato da Ardito: l'immane consumo (chiamiamolo pure "spreco"!) di energia, in gran parte, almeno in Italia, ricavata da combustibili fossili. Quanto ha ragione il nostro Beppe Grillo! Con la neve artificiale, infatti, non si spreca acqua, come sembra voglia far credere Ardito, visto che poi questa neve si ritrasforma in acqua, ma si incrementa l'effetto serra, cioè quel perverso circolo vizioso che ci costringerà a "importare le stelle alpine dalla Groenlandia" (per citare ancora Grillo, sia pure non alla lettera per ragioni di sintassi).
Grazie per l'attenzione.
Ciao,
Pier Paolo
caro pier paolo, ti rivolgo ancora un sentito grazie per lo sguardo approfondito e rigoroso che hai dedicato a questo argomento che mi sta a cuore.
giorno dopo giorno mi rendo sempre più conto che dagli errori si può imparare molto... a patto che ci si imbatta in persone che hanno la pazienza di dirci dove e perchè ci siamo sbagliati (e in questo caso sono stato molto fortunato)
torna a trovarmi!
a presto
pietro
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