yel-low
Sono sveglio da più di un’ora. Giro per il pavimento gettando di tanto in tanto pezzi di sguardo fuori dalla finestra. Solo ieri, mentre ti accompagnavo in silenzio non so verso dove, mi stupivo di quanto fosse bella Torino in questo periodo. Il sole pomeridiano ha continuato a scintillare sulle rotaie del tram ancora per qualche minuto.
Poi, mascherato da arrivederci, si è consumato il distacco.
Oggi mi sento come una cartuccia multicolore per stampanti
che ha esaurito il giallo.
Poi, mascherato da arrivederci, si è consumato il distacco.
Oggi mi sento come una cartuccia multicolore per stampanti
che ha esaurito il giallo.
Etichette: colori, foto, luoghi, parole, ricordi, scrivere, vita di città
14 Comments:
hai rgione...Torino è propio bella...
ps:non sono innamorato, era un post generico....
Torino è casa mia.
Torino è la mia città.
Torino è bella anche quando tu sei brutto.
Torino è bella anche quando sei innamorato della persona sbagliata.
Torino è bella perchè a Torino c'è un sacco di gente come te, in ogni modo tu possa essere.
Amo Torino, amo sguazzarci dentro e sentirmi solo, mi piace innamorarmi a Torino, mi piace comprarci i cd e prenderci i pullman.
A Torino ogni angolo mi fa pensare a qualcosa da scrivere.
A Torino la fame la sfami con qualcosa che è sempre più gustoso che dalle altre parti.
Torino è piena di libri, fantasmi e cinema. Ci sono i sexy shop ma non li vedi perchè sono nascosti.
Le cameriere a Torino sono come quelle dei film: belle, con le unghie lunghe e che ti fanno girare la testa quando prendono l'ordinazione.
A Torino c'è nato Cavour, e c'è passato Nietzche. Oggi ci vive Del Piero. Speriamo possa morirci qualcuno che mi sta sul cazzo.
Perchè morire a Torino non può che essere speciale, anche se è l'unica cosa che a Torino non ho fatto. E augurarlo a chi mi sta sul cazzo non è un augurio cattivo, anzi. E' augurare ciò che mi auguro per me.
Mi stupisco ogni volta che vedo Torino e penso che sia bella, la più bella. Poi però penso che ogni città per chi ci vive è la più bella.
Non importa.
E' lei.
Torino è la mia città.
Torino è casa mia.
Scusa la digressione poetica. Ma mi ha fatto pensare il tuo sguado sulle rotaie di via Rossini.
il colore non è nel mondo fuori,ma è negli occhi che riflettono la luce.Ce l'hai dentro e con quello puoi colorarlo tu il mondo
Allora pensa al giallo del prossimo incontro, della prossima sorpresa. Trova il giallo dell'istante che stai per vivere, del presente che ti contiene :-)
Perchè proprio il giallo? Io avrei detto Rosso.;)
TORINO APPARTIENE ALLO STR@MP@MONDO!...la mia adorata città natale...
Io avrei intenzione di denunciare Davide
per appropriazione indebita di pensiero.
Non è leale, no.
Comunque, a quello che ha scritto lui
aggiungerei che se ti manca il colore
giallo (indice di precauzione), può
essere la volta buona che tu ti butti
a vivere le emozioni senza paure
e senza troppi freni...Quindi, se ci pensi,
può anche esser positivo...
Allora, che aspetti?!
Tre, due, uno...
Quell'"Arrivederci" distaccante è l'anticamera di un "Ciao...." forse d'unione, forse di divertimento, forse di dimenticanza...
comunque cosa buona, Pietro, cosa buona.
A presto?
e non solo per biciclette e conversazioni simil filosofiche..
Non dico altro.
>>krepa: sorry, a quanto pare equivocai...
>>fra: stanno togliendo le rotaie da via rossini. dall'altro ieri la via è tutta un cantiere, non ci sono nemmeno più le lastre di pietra. a quanto pare bisognerà avere un po' di pazienza e poi tutto tornerà come prima, forse anche meglio di prima.
ecco, faccio mia questa speranza...
per intanto, ti dico solo che la tua riflessione su torino è una delle più belle cose che ho mai letto su questo blog.
>>hai davvero ragione davide. forse è per questo che fotografi in bianco e nero?
>>notedibordo: parli di giallo e di incontri e al riguardo mi illumini... secondo me è il giallo il colore che sprigiona dagli incontri fortunati.
speriamo di farne ancora tanti di questi incontri in questa vita
>>pideye cara, sui colori da legare ai concetti ognuno ha la sua arbitraria visione... io dico giallo e tu dici rosso: diamo diverse risposte "sinestetiche" allo stesso stimolo. bello no?
>>la strampa è nata a torino? ohhhhhh...
e dove abitavi?
>>giulietta: non litigare con davide, sii clemente.
quanto al giallo indice di prudenza... ma dove?! ribadisco il concetto, per me è una cosa del tutto arbitraria assegnare a un concetto un colore. che cosa ne sanno gli psicologi del mio daltonismo emotivo? comunque prendo per buono il tuo invito. quando ci vediamo? facciamo a metà strada?
>>romhero: chissà, amico mio... presto ci vedremo e parleremo magari non solo di bici
un abbraccio e... forza!!!
eh sì...nata a torino...cresciuta nella prima cintura torinese...a settimo...
ohhhhhh....
non te l'aspettavi?
Veramente bello... La Mole di Antonello!
la metafora del giallo è abbastanza pleonastica, ma il resto del blog mi piace molyo
complimenti
>>strampa: settimo, città piena di misteri, che storia!
>>'azie paolo, per la rima soprattutto
>>benvenuto cohoba, sarà anche pleonastico, ma perdere per qualche il giorno il giallo non è una bella sensazione ;-) grazie per la visita, torna quando vuoi!
Un giorno magari finirai il rosso, un altro il nero.. l'importante è trovare la forza, il coraggio e la fortuna di ricaricarsi di colori materici e vivaci!
Buona vita, mi piace molto la tua vena artistica.
Saluti
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