ste||arium

30.7.07

il cinema lento delle nuvole

la direction del progreso
Vieni qui, stammi vicino;
ti racconterò una cosetta che mi è appena capitata.

Dunque. Sono seduto sotto degli ippocastani che aspiro avidamente da una Camel quando, per un attimo, i miei occhi incrociano il cielo azzurro affollato di grosse nuvole bianche. Una frase mi attraversa i pensieri: la vita è un film che scorre lento al ritmo delle nuvole. Più che un film, direi un megametraggio: i film che vedo al cinema di solito si esauriscono in due ore, la mia vita – spero – in almeno 80 anni. D’improvviso mi appare evidente la contraddizione in cui inciampa l’Uomo del Consumismo: pur vivendo alla velocità delle nuvole, l’Uomo del Consumismo desidera alla velocità del cinema. Così facendo i desideri si bruciano subito, lasciando dietro di sé uno spettacolo di desolazione simile a quello di un bosco dopo un incendio. Perciò ha ragione chi sostiene che il desiderio va coltivato con pazienza. Aggiungerei: coltivato con la lentezza di queste nuvole che a guardarle sembrano immobili, e invece siamo solo noi che non ci fermiamo.

Infatti sai cosa è poi successo alla fine del pensiero?
Che ho di nuovo alzato gli occhi ed era tutto limpido.

P.S. Tranquilli, in fondo resto un UdC (non fraintendetemi eh!)
Come dite? No, non parto per l’Oriente, non domani almeno…

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12 Comments:

At 7/31/2007 07:57:00 AM, Blogger Mariangela said...

un desiderio che altrettanto lentamente palpita nelle vene.
si nutre di tempo, minuti, ore, giorni.

cresce avvolto in una calda coperta di sogni, lentamente diverrà vita...

 
At 7/31/2007 10:06:00 AM, Blogger L@ Str@mp@ said...

quante volte da ragazzina e non...mi sono lasciata rapire da una nuvole in cielo per osservarne il suo lento movimento e confordermi in essa!

 
At 8/01/2007 04:33:00 PM, Blogger Sara said...

desiderare è così umano.
il mio errore sta nel bramare cose, situazioni e persone troppo spesso, assaporando una realtà per di più utopica.

mi è piaciuto molto questo tuo post

 
At 8/02/2007 10:39:00 AM, Blogger Pigmalione said...

Pensiero profondo, mi ricorda la giornata di ieri, nel parco del museo di storia naturale di milano, vicino a porta venezia...anch'io sotto ad un ippocastano...
un cielo che non so se anche voi l'avete notato, ma mai come quest'anno mi capita di osservare il cielo BLU, un profondissimo e immenso blu, senza neppure una nuvola nemmeno a cercarla con attenzione metodica...eppure anch'io scaraventato davanti al consumismo più sfrenato...
sabato parto, a presto!

 
At 8/02/2007 12:04:00 PM, Blogger Ray Fastidio said...

Piotr, sai?
A volte scrivi fotografie e scatti parole.

 
At 8/02/2007 05:19:00 PM, Blogger la rochelle said...

>>mariangela, mia giovane e inquieta conoscenza, ti chiedo: è qualcosa che ha a che fare con un lieto evento?

>>strampa: ci sono periodi densi di vita e sensazioni in cui non ci passa per la testa di guardare le nuvole neanche per un secondo. poi, subito dopo, si diventa riflessivi e si sta su una panchina in un parco per ore con il naso all'insù

>>grazie sara, sei sempre molto gentile. quanto al tuo errore (che poi è anche il mio)... be', a me più che un errore, pare una contraddizione

>>che coincidenza, pigmalione: che dici? sarà l'energia che proviene dagli ippocastani a farci riflettere? buone vacanze!

>>ray fastidio.... non so proprio come incassare questo complimento bellissimo. penso che me lo appunterò in qualche moleskine, così sarò sicuro che non lo perderò mai

 
At 8/02/2007 07:56:00 PM, Blogger Mariangela said...

no, nessun lieto evento...
ma infondo un desiderio è come un bambino che cresce dentro.

 
At 8/03/2007 09:14:00 PM, Blogger la rochelle said...

mariangela, anch'io la penso così. la gestazione di un desiderio è molto simile a quella di un bambino. c'è pure chi non vuole neppure sapere il sesso del desiderio in fieri, ma aspetta di vederlo nascere per dargli un nome.

COINCIDENZE?
pensavo oggi: questo post "cinematografico" porta la data del 30 luglio 2007, cioè il giorno in cui si sono spenti ingmar bergman e michelangelo antonioni, due straordinari registi che nei loro film hanno analizzato nel profondo le inquietudini dell'uomo e criticato con acume la società consumistica. tra l'altro zabriskie point, il posto delle fragole, professione reporter sono tra i film che in assoluto ho amato di più

 
At 8/05/2007 09:04:00 AM, Anonymous Anonimo said...

A me le nuvole hanno sempre fatto paura.
Forse perché le vedi così, come
fossero dipinte, fissate sulla tela
del cielo e da questo dipendenti.
E invece poi alzi gli occhi
- e anche se non vorresti farlo
distesa sulla riva non puoi guardare altrove -
e ti accorgi che non sono fissate,
e che si muovono ancor più veloce del cielo.
Ho paura perché so che a correre si rischia,
che puoi inciampare, che il vento
può soffiare in direzione opposta,
che l'aria lassù in alto può persino
ferirti, che perdi ogni punto di aggancio.
Ma se rimanessero immobili, poi,
non vedrebbero che quello spicchio
di mondo, non proverebbero la sensazione
del vento che le scuote facendole
rabbrividire, non potrebbero nemmeno
distinguere una certezza, un punto fisso,
non avendone conosciuto alternativa.
Forse a volte le paure ci vengono incontro.
Dovremmo viverle invece che temerle.
Forse però, con una mano che accoglie
la tua e che ti accompagna,
troveresti un senso ad ogni rischio che corri.
Avresti (avrei) desiderio di rischiare,
per il desiderio di condividere la vita.

Un bacio Pietro.
Ci sono poco - direi mai -
Ma quando ci sono è tanto bello trovarti.

 
At 8/05/2007 05:32:00 PM, Blogger fRa_gAv said...

è sempre bello commentare il tuo blog. soprattutto quando sei quello che scrive i commenti più corti.

 
At 8/08/2007 10:03:00 PM, Blogger la rochelle said...

ciao giulia, ciao fra: corto o lungo che sia ogni vostro commento mi fa sempre molto piacere :)

giulia: paura delle nuvole... questa non l'avevo mai sentita!!

fra: che dici, mi vieni a trovare almeno un giorno?

 
At 9/10/2007 04:32:00 PM, Blogger PePpE said...

E si! desideri in stile cinema!
Non oserei chiamarli però desideri, sono più che altro voglie! Un desiderio matura nel tempo, si coltiva, e si assapora lentamente, mentre una voglia ke poi è il desiderio moderno è qlks di istantaneo, di vuoto, qualkosa ke nn si fa nemmeno a tempo ad assaporare, quasi ke si voglia che finisca subito.....


a parte il problema dei desideri, voglio porvi una domanda: Vivere velocemente o vivere lentamente?

ca**o, proprio ieri ho scritto un post su quest'argomento......venitelo a leggere

 

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