se fossimo così abili a capirci
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Parole e pianoforte di La Rochelle
Basta un click. E un paio di cuffie :)
Generosi generici, disponibili dispotici, solari solitari,
belli bellicosi, amorosi amorali, etc.
Parole con radici che suonano uguali, ma con significati diversi,
anche completamente diversi; sappiamo distinguerle,
sappiamo – il più delle volte – capirle.
Perchè con le persone non accade la stessa cosa?
Con le persone capita, nel migliore dei casi, che ci fermiamo alle prime otto lettere. Ieri ti credevo inquieta, oggi ti scopro inquietaNTE. Come dici? No, piccola mia, non è stato il più bello dei risvegli. Non sarà mica che quelle ultime tre lettere le hai aggiunte tu mentre ti sognavo?
Cazzo.
Se fossimo così abili a capirci come lo siamo con le parole,
ci eviteremmo milioni di malintesi, delusioni,
milioni di pensavo-che-tu-fossi-e-invece!
Se fossimo così abili a capirci come lo siamo con le parole,
ci regaleremmo baci, sorrisi e pacche sulle spalle in continuazione.
Se fossimo così abili a capirci come lo siamo con le parole,
saremmo quasi perfetti. Saremmo il Cinema.
D’altra parte, se fossimo così abili a capirci,
ci romperemmo le palle dopo due minuti.
Etichette: interrogativi, parole, scrivere, sogni