ste||arium

28.2.07

forbidden places

Mi è tornata la voglia di raccontare posti dimenticati. Ecco la triste storia della cappella di San Nicola da Tolentino, costruita a strapiombo su un burrone, in cui fra poco finirà inghiottita. Potete leggerla qui.

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22.2.07

domenica a piedi

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"Non è vero che i motori sono i principali responsabili della produzione di Pm10. Incidono solo in misura dell’8%: lo sostiene a chiare lettere uno studio commissionato da Unrae, Anfia e Aci. Sul banco degli imputati, invece, dovrebbero salire fabbriche, centrali termiche, sistemi di riscaldamento. Le domeniche a piedi? Inutili. Perché il blocco del traffico – numeri alla mano – non aiuta la riduzione delle polveri sottili”. (Sergio Cuti su Automobile, febbraio 2007).

Posto che ognuno ha il diritto di tirare l’acqua al proprio mulino, e che i numeri di studi e statistiche si prestano a diverse interpretazioni, gli amanti delle quattro ruote non hanno tutti i torti a lamentarsi: le domeniche a piedi, come quella del 25 febbraio prossimo, non hanno mai contribuito al miglioramento della qualità dell’aria. Sul piano pratico restano episodi isolati nel tempo e nello spazio, iniziative che più dell’aria, puliscono la coscienza delle amministrazioni che le autorizzano.

Detto questo, guardando il lato positivo, una bella domenica a piedi o in bici, non può che fare bene ai polmoni e al cervello, magari portandoci a considerare che, in fondo, sottrarci un giorno la settimana alla schiavitù dell’automobile non è così una brutta cosa. Inoltre potrebbe essere un’altra buona occasione per sensibilizzarci a un grave problema ambientale, quello delle polveri sottili, nello stesso modo in cui ci aveva provato M’illumino di meno per gli sprechi energetici una settimana fa. Allora andò bene...

Voi che ne pensate? E tra l’altro, domenica 25, che cosa farete?

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18.2.07

video killed...

Ieri al tg ho sentito che è morto l'inventore del telecomando. Poi sulla Stampa di oggi leggo questo. Voi che ci vedete: dei segni? dei sintomi?

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16.2.07

m'illumino lo stesso

Comunque alle 18.19 di oggi la Mole era illuminata... (e prima non si capiva se era illuminata o meno perchè era ancora giorno). Vabbè, pazienza, buon compleanno lo stesso, Protocollo di Kyoto!

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15.2.07

m'illumino di meno

Spegnete radio e televisori: il 16 febbraio 2007 andrà in onda "M’illumino di meno", la giornata nazionale del risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar, che ci invita tutti a staccare luci e dispositivi elettrici non indispensabili alle ore 18 del 16 febbraio. Per quanto tempo? Fate voi, ma una cena a lume di candela non sarebbe poi una cattiva idea... Tra l'altro, chi aderisce all'iniziativa può lasciare la propria testimonianza qui.

Per l'occasione vorrei dedicare a tutti voi e in particolare a Federica (grazie per i preziosi suggerimenti!) una meravigliosa poesia di Sonetti di cui sarebbe delittuoso riportarne solo un pezzetto. Perciò vi pregherei di andarla a leggere qui, ne vale davvero la pena.

AGGIORNAMENTO

A Torino spengono la Mole, Superga e un bel po' di illuminarie. Ma ci sono pure dei tipi un po' estrosi che alle lampadine non hanno rinunciato...

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14.2.07

risparmio energetico: la vostra lista

power lines (sunset)
Nel post precedente vi avevo proposto di scrivere insieme una lista di sprechi energetici da evitare. Un grazie enorme va a Notedibordo, che mi ha inviato una serie di preziosi consigli:

• non aprire le finestre con il riscaldamento acceso
• preferire le batterie ricaricabili alle batterie usa e getta (... e ce credo oltre non sprecare si risparmia, fa notare Paolo)
• effettuare e promuovere la raccolta differenziata, soprattutto nei casi in cui non è ancora obbligatorio o sul posto di lavoro
• quando ci si lavano i denti, chiudere il rubinetto nei momenti in cui non si usa l'acqua
• riutilizzare fogli vecchi o vecchie stampe per prendere appunti o scrivere bozze

Fra suggerisce inoltre di spegnere sempre le spie di televisore, videoregistratore, radio ed elettrodomestici vari. In effetti un elettrodomestico in stand-by consuma fino al 20% dell’energia impiegata dall’apparecchio in funzione. Doversi alzare dal divano per spegnere la tv non è il massimo della comodità, ma un po’ di movimento non guasta, no? Tra l’altro, la Federconsumatori stima che se si rinuncia allo stand-by si ottiene un risparmio annuo di 33 eurini… buttali via! A proposito, io proporrei ai fastwebiani o agli aliciani di staccare la spina della centralina quando non usiamo internet o non siamo a casa (e pazienza se si scollega anche il telefono, chiameranno sul cellulare).

Infine, un grazie anche a Valerio, che mi ha inviato per posta "il decalogo dei Boy Scouts" riportato da Beppe Grillo sull’Internazionale dell’8/14 dicembre 2006:

• usa lampadine fluorescenti e compatte
• usa l’auto il meno possibile
• ricicla
• verifica la pressione delle gomme dell’auto
• non sprecare acqua calda
• non comprare prodotti con molte confezioni
• regola il termostato di casa
• pianta un albero
• spegni gli elettrodomestici non in uso
• fai girare questo elenco

Purtroppo Andrea non ha torto: l'uomo non fa abbastanza per migliorare, pensa solo a se stesso e al presente, non considera che tra qualche anno i problemi del pianeta aumenteranno. Tuttavia se ognuno di noi facesse girare questo elenco (in mezzo a tutte le catene di Sant’Antonio che girano…), potrebbe contribuire a sensibilizzare molte persone al problema.

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12.2.07

futuro verde, futuro nero

ambiente in pericolo
Vi dà fastidio vedere una persona che getta per terra l’involucro di un pacchetto di sigarette? A me sì, ma non per questo sono una persona molto attenta alla salute dell’ambiente circostante. Da piccolo avevo la mia brava tessera del Wwf, poi crescendo anziché approfondire la sensibilità per la natura mi sono lasciato prendere da altro.

Sabato scorso però mi è capitato di partecipare a un incontro dove si parlava del futuro della terra e di uscirne molto turbato. La scomparsa delle foreste, l'aumento delle emissioni di gas, il riscaldamento globale, lo scioglimento dei poli, la desertificazione, etc. non sono più ipotesi paurose, ma dallo scorso 2 febbraio rappresentano certezze: la conferenza del clima di Parigi ha infatti emesso un verdetto di morte certa nei confronti del nostro pianeta, qualora non dovessimo cambiare radicalmente le nostre abitudini. Zygmunt Bauman sostiene che la globalizzazione ci rende tutti più responsabili delle nostre azioni, perché (vado a braccio, non trovo la citazione) oggi il nostro agire provoca conseguenze che non si limitano più al nostro contesto, ma influiscono su altri contesti disseminati in varie parti del mondo a noi sconosciute.

Secondo James Lovelock, il pioniere delle ricerche sulla terra (sua a fine anni Settanta la celebre teoria di Gaia), ormai non c’è più nulla da fare. Per usare il titolo di un grande album dei This Mortal Coil, secondo lui “it’ll end in tears”: finirà in lacrime. Tempi? Un centinaio d’anni scarso. Pochi hanno avuto da obiettare. Ma Lovelock appartiene a un’altra epoca, mentre noi siamo i gggiovani, l’esercito del surf… credo che dovremmo almeno provarci. Così, sollecitato da questo bell’articolo di Piero Bianucci su Specchio, ho provato a riflettere su quello che nel mio piccolo potrei fare.

Parto dalla cosa più elementare. Quanti sprechi di energia avrò causato per la mia pigrizia o disattenzione? La luce che resta accesa senza bisogno, l’acqua bollente che solitaria scorre nel lavandino, il motore in moto durante la sosta in piazzola a telefonare…

Mi piacerebbe fare una lista di questi sprechi. E una volta che è pronta stamparla, per appendermela bene davanti agli occhi. Perché non la scriviamo insieme?

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6.2.07

un anno in un click

Ridendo e scherzando, Stellarium compie oggi un anno! Cominciarlo è stato facile, continuarlo un altro paio di maniche. Mi piace pensare che senza la presenza del mio gemello Fra e di tutte le persone che ho incontrato per strada, questo piccolo traguardo non l’avrei mai tagliato.

Per l’occasione riporto un pezzetto di questo mio post:

"Adesso sei qui a guardare il web come se fosse il mare, nello stesso modo in cui un giorno hai guardato il Mediterraneo dal parapetto di quel viale che porta alla stazione di Agrigento. Il fatto è che ti è venuta voglia di buttarti in quel mare; così, aprendo Stellarium, sei entrato a fare parte dell’onnicomprensivo paesaggio della rete. Un giorno, partendo proprio da qui, inizierai un viaggio che ti porterà nei più remoti angoli della rete, riderai, amerai, ti perderai, forse proverai malinconia. E poi come d’incanto riconoscerai un minuscolo segno della tua presenza nel paesaggio infinito della rete; sarà la chiave per tornare a casa nell’unico luogo che prima di ogni altro hai creato, nella casa di Stellarium, le tue radici, la tua web-ancora che esiste per sognare di fermare questo grande fluire."

Tra l’altro, leggevo oggi sulla Stampa, c’è una donna che ha sbagliato autobus ed è rincasata 25 anni dopo. Alla faccia del villaggio globale.

AGGIORNAMENTO

Parlando al telefono con Fra, salta fuori che il 6 febbraio 2006 è stato pure il giorno in cui ha cominciato il suo romanzo, "L'immensa distesa di azzurro e sabbia". Ma guarda te 'sti gemelli omozigoti...

5.2.07

guardare noi stessi

guardare dentro noi stessi
E' notte, un treno taglia perpendicolare la fredda campagna di febbraio. Seduto nello scomparto illuminato non ho da leggere e mi annoio. Vorrei guardare oltre il finestrino ma dentro c'è troppa luce e fuori troppa notte, così l'immagine che mi restituisce è solo il mio riflesso: caparbio e testardo il mio riflesso non si leva di mezzo ed esclude dal mio sguardo ipotetici paesaggi di terre, stelle e prati illuminati dalla luna. Mi avvicino fino a toccare col naso il vetro (che schifo!) e solo in quel momento riesco a vedere oltre. Però sono poi sicuro che quello che sto vedendo sia un oltre? E se magari stessi vedendo quello che ho dentro?

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