ste||arium

30.9.06

santantonio chain

suggestioni

(Una presenza misteriosa scruta il mio pc nell'oscurità: riuscite a percepirla?)

La curiosità di Luna ha vinto sulla mia ritrosia nei confronti di un certo giuochino che tanto piace ai giovani internauti. Ci viene chiesto quali siano le cinque cose che facciamo più spesso: ossessioni, vizi, abitudini, virtù. Scriverò ciò che riguarda la webLife del mio avatar cibernetico La Rochelle:

1) siccome sono un baby blogger (nel senso che scrivo da poco…) sono quotidianamente soggetto ai dieci turbamenti del Giovane blogger così ben descritti da Personalità Confusa;

2) guardo il video di Christian Rainer almeno cinque volte al giorno;

3) mi riprometto di partecipare a concorsi tipo questo, poi non concretizzo mai;

4) googleggio qualunque cosa mi venga in mente di googleggiare;

5) consulto gli altri blog con un misto di ammirazione e (più spesso) invidia.

Chi continuerà questa catena? Nessuno.

19.9.06

allegoria di un aspirante giornalista

autoritratto
Nel mio sogno ero un ragazzo assunto per contare i tombini. La Città, edificata in un luogo poco idoneo per la salute della mia pelle arrossata, subiva molti allagamenti nel corso dei mesi primaverili e autunnali. A voi sembrerà che censire tombini possa essere un’attività di nessun conto, o peggio, un impieguccio da raccomandati senza talento: forse è vero. Ma non nella Città. Provateci voi a contare tutti i giorni quanti tombini ci sono, sotto un metro di fanghiglia, con la pelle che esplode dal prurito e le ginocchia che fanno cric-ho-male-crac. Il più delle volte nemmeno li scorgi i tombini, al massimo li intuisci dal gorgo d'acqua che si crea in loro corrispondenza; epperò ogni caso andrebbe sempre verificato. Quando ancora frequentavo la scuola, il preside del liceo onirico mi rimproverava: “Nel momento in cui diventerai un conta-tombini ben formato, con il tuo patentino e la tua regolare iscrizione all’Ordine dei Tombinisti, non sarà più ammissibile scambiare un gorgo-tombino per un gorgo-voragine”. Il guaio era che le voragini spesse volte si formavano proprio là dove c’era un tombino e discernere, mi giustificavo, diventava impossibile. “Non impossibile, al massimo scomodo” mi correggeva paterno. Sognavo di dargli ragione.

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17.9.06

liegi canaglia

La nostalgia per un posto lasciato amato cova sotta la cenere di un falò in apparenza spento. A Torino bastano due giorni di quella pioggia belga e un semplice gesto per ridestarla: ripiegare l'orlo dei jeans perchè non tirino su l'acqua dalle pozze di via Rossini. Ora brucia.

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15.9.06

siamese dream

As being twins, I know era un verso di un pezzo privo di senso che avevo improvvisato alla tastiera qualche anno fa. Mi è tornato in testa negli ultimi giorni, quando pensavo al rapporto che mi lega empaticamente al Diario di chi aspira a vivere: un rapporto stretto e istintivo che alla ragione preferisce laisser libre cours à l’imagination. Come succede ai gemelli omozigoti, che si “percepiscono” anche a distanza di esistenze e di chilometri, allo stesso modo io provo questa sensazione per il blog di Fra. Questo cercavo di spiegarmi poco fa posando lo sguardo sul criptico e totemico “contributors” (in alto, sulla colonna di sinistra) che vede vicini i profili di Fra e La Rochelle, senza che uno abbia mai scritto nel blog dell’altro.

Post scriptum: oltre che gemello, Stellarium si sente pure figlio del Diario, dato che è comodamente germogliato in un terreno dissodato - dopo un anno di blog:sforzi - da Fra (ma questa è un’altra storia. Oppure è Beautiful…).

6.9.06

respect

Sono particolarmente orgoglioso del mio amico Cico, il cui post sulla prematura scomparsa del grande Giacinto Facchetti è stato commentato dal vicedirettore della Stampa Massimo Gramellini. Ora, è chiaro che Gramellini su quel blog ci è capitato per invito dello stesso Cico, ma la cosa che più mi ha colpito è che il superimpegnato giornalista torinese si sia preso il disturbo di rispondergli. Tra l'altro Cico ha avanzato una serie di critiche nei confronti di un suo editoriale pubblicato qualche giorno fa. Ma non dico altro: chi fosse interessato può leggere qui il post di Cico con tutti i commenti e qui l'editoriale del Gramella.